Temperatura – La temperatura è il parametro più semplice ed evidente a tutti; si misura in gradi Celsius (°C) o in gradi Fahrenheit (°F); lo strumento che misura la temperatura è il termometro e la nostra stazione misura la temperatura attraverso un sensore elettronico inserito in una schermatura solare che lo protegge e impedisce ai raggi solari di alterarne le rilevazioni con una irradiazione diretta.
Temperatura Percepita (Wind chill) – Si tratta di una temperatura apparente che indica come la velocità del vento modifica la nostra percezione della temperatura reale dell’aria; il nostro corpo riscalda l’aria attorno a noi e se non c’è vento, questo strato isolante rimane adiacente alla nostra pelle; in presenza di un flusso d’aria, questo strato viene allontanato e il corpo percepisce una temperatura apparente più bassa di quella reale: più il vento soffia forte e maggiore sarà la sensazione di freddo. Sopra i 32.7 °C il vento non ha più nessun effetto di raffreddamento e la temperatura di wind chill è uguale alla temperatura reale.
Indice di calore (Heat index) –L’indice di calore combina temperatura e umidità relativa per esprimere la temperatura apparente che il nostro corpo percepisce. Quando l’umidità è bassa, l’indice di calore sarà inferiore alla temperatura reale dell’aria poiché il sudore evapora rapidamente e l’evaporazione provoca un abbassamento della temperatura sulla nostra pelle; invece se l’umidità è elevata e quindi l’aria è satura di vapore acqueo, l’indice di calore percepito sarà più alto rispetto alla reale temperatura dell’aria, perché l’evaporazione del sudore è minore o nulla.
Indice di Calore (THW) - Come l’Heat index anche questo indice di temperatura apparente combina l’effetto della temperatura reale con l’umidità ma combinandoli ulteriormente con l’effetto del vento.
Umidità relativa –L’umidità è correlata al contenuto di vapore acqueo nell’aria, tuttavia la percentuale di vapore acqueo che una massa d’aria può contenere, varia a seconda della propria temperatura e pressione; l’umidità relativa quindi non esprime il contenuto reale di vapore acqueo nell’aria ma esprime il rapporto tra il contenuto reale di vapore nell’aria e la quantità che quella massa d’aria potrebbe contenerne con quella temperatura e pressione. E’ un indice importante perché da esso dipende la sensazione di benessere o malessere che il nostro corpo percepisce in quella massa d’aria; per es. a 30°C e umidità relativa del 25%, la sensazione percepita dal nostro corpo sarà molto gradevole, mentre sempre a 30°C ma con umidità del 80% si percepirà una sgradevole sensazione di afa.
Punto di rugiada –E’ la temperatura alla quale la massa d’aria dovrebbe raffreddare per arrivare alla saturazione ( 100% di umidità relativa) tenendo costante il contenuto di vapore acqueo, con conseguente condensazione e formazione di rugiada, brina o nebbia. Se il punto di rugiada e la temperatura dell’aria sono molto simili nel tardo pomeriggio, quando l’aria comincia a raffreddarsi, sarà probabile la formazione di nebbia durante la notte. Dato che la quantità di vapore acqueo che può essere contenuto in una massa d’aria diminuisce al diminuire della temperatura, ci si aspetta che al diminuire della temperatura l’umidità relativa aumenti: quindi più secca è l’aria, più basso è il punto di rugiada. Appare evidente come umidità relativa, temperatura e punto di rugiada siano strettamente correlati e come,conoscendone due, sia possibile ricavare la terza.
Pressione atmosferica –La massa d’aria che compone l’atmosfera esercita una pressione sulla Terra: la pressione atmosferica; generalmente maggiore è la colonna d’aria sopra un’area e maggiore sarà la pressione atmosferica: ciò significa che la pressione atmosferica diminuisce con l’altitudine. Per compensare questa differenza e facilitare il confronto tra località a diversa altezza, la pressione atmosferica viene corretta alla pressione equivalente al livello del mare, detta pressione barometrica. La pressione barometrica varia inoltre al variare delle condizioni meteo locali, da qui l’importanza del suo valore come strumento per le previsioni meteo: zone di alta pressione sono generalmente associate a tempo buono e stabile, mentre a zone di bassa pressione si associa tempo perturbato. Nell’ambito previsionale comunque, la pressione barometrica assoluta è solitamente meno importante della variazione di pressione in un arco di tempo: generalmente un aumento di pressione indica un miglioramento, una diminuzione indica invece un peggioramento.
Precipitazioni – Il parametro delle precipitazioni misura la quantità di pioggia che cade in una unità di tempo su una unità di superficie; normalmente la pioggia caduta si misura in mm/mq , l’intensità di caduta in mm/h. Nella rilevazione delle precipitazioni, si adottano di solito 5 parametri: la pioggia odierna o Day rain (la pioggia caduta nelle 24 ore), la pioggia mensile o Month rain (la pioggia caduta in un mese), la pioggia dell’anno o Year rain (la pioggia caduta in un intero anno), il Rain rate che indica l’intensità di caduta cioè indica la pioggia che cadrebbe in un’ora se la precipitazione di quel momento continuasse costante per un’ora; il quinto parametro è lo Storm rain che indica la quantità di pioggia caduta in un evento piovoso singolo, un evento piovoso si considera terminato quando sono trascorse 24 ore dalla fine delle precipitazioni stesse.
Vento –Il vento non è altro che una massa d’aria che si sposta da una zona a pressione superiore verso un’altra a pressione inferiore: tanto più questa differenza di valore (gradiente barometrico) è alto, tanto maggiore sarà la velocità del vento. Del vento si misurano la velocità in km/h e la direzione; della velocità si misurano la media nei 10 minuti e la velocità massima della raffica; per la direzione si indica quella di provenienza del vento: quindi quando si parla di direzione Nord, si intende dire che il vento proviene da Nord e non che va verso Nord.